venerdì 17 settembre 2010
Nella tradizione popolare sembra dimenticato il potere benefico delle bacche d’alloro che vengono usate per lo più in cucina o per fare qualche liquore. I miei nonni usavano la polvere di bacche d’alloro per preparare sia un olio sia uno sciroppo medicamentoso e padre Vittorio Baroni ci ha comunicato la sua esperienza per debellare “virus” moderni, che lui affermava derivare dal bacillo di Koch. (vedi il libro “Dodici Piante per i mali del secolo, edizioni Cantagalli-Siena - pag. 91) Fatto sta che le bacche d’alloro sono utili in molte malattie della pelle, reumatismi, asma, bronchiti, allergie e alcune forme di depressione nervosa. Le bacche si raccolgono fra Ottobre e, giornate asciutte e soleggiate permettendo, la fine di Novembre; devono essere sane e ben mature. Si pongono in una cesta ad asciugare all’ombra per due, tre mesi, rivoltandole spesso. Quando le sentite più leggere e asciutte, si conservano in sacchetti di carta, lontano da umido e muffe.

Per fare la polvere: pestare in un mortaio di legno o meglio se di pietra, un pugno di bacche seccate, fino a polverizzarle, porre poi in un barattolo di vetro a chiusura ermetica. Generalmente, si usa assumerne come quantità la punta di un cucchiaino di polvere, che si mette in un ostia alimentare, poi si chiude l’ostia e la si inghiotte con abbondante acqua, meglio se prima dei pasti. (le ostie si trovano in farmacia o una buona erboristeria)
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Oleolito ( o olio) di bacche di alloro secondo la ricetta di Padre Vittorio Baroni : frantumare nel mortaio le bacche seccate e metterle in un contenitore (bottiglia o vaso di vetro, divisi idealmente in cinque parti, l’ultima va lasciata vuota -come da immagine) nella proporzione di una parte di polvere e tre parti di olio extravergine di oliva spremuto a freddo (possibilmente da coltivazioni biologiche), quindi si pone il contenitore al caldo, vicino la stufa o il calorifero per un mese, agitando tutti i giorni. Dopo, NON SI FILTRA tutto, solo quel tanto da versare in una boccetta di vetro scuro con tappo a vite, e il resto si lascia nel contenitore, in modo che la polvere continui a trasmettere l’attività benefica all'olio.
Alcuni anziani, invece, l’olio d'alloro lo filtravano tutto e ri-aggiungevano, per un mese ancora, polvere ‘nuova’ di bacche. Spalmando o applicando delle garze umide d’olio d’alloro sulla parte, si usava lenire le contusioni, le slogature, i reumi, le artrosi ossee e i muscoli, si spalmava anche sul petto e sulla schiena riscaldando la dose da usare a bagno – maria, per la bronchite acuta e gli attacchi di tosse.
Tintura (o alcolito) di bacche d’alloro secondo padre Vittorio Baroni: si segue lo stesso procedimento per l’olio, solo che nella bottiglia o vaso di vetro si aggiunge grappa a 50° o, in mancanza, si può usare anche alcol da liquori “ridotto” a 50°. Si lascia al caldo agitando tutti i giorni per un mese e dopo, anche qui, non si filtra tutto, ma solo la quantità desiderata, ponendola in una boccetta di vetro scuro con contagocce. Generalmente se ne usano da 5 a 10 gocce in un pochino di acqua tiepida, si da permettere all’alcol di ‘svaporare’.
( E’ proprio con questa stessa tintura e con l’aggiunta di poco limone o finocchio selvatico semi, che a me piace fare un liquore molto digestivo da sorseggiare piano (ne bastano uno o due cucchiai) nel caso di ‘mangiarini’ troppo abbondanti).
Sciroppo di alloro secondo Padre Vittorio Baroni : Si prepara a parte uno sciroppo semplice con le seguenti proporzioni : 180 grammi di zucchero + 100 grammi di acqua. Ad un litro di sciroppo così ottenuto, poi, a freddo, si aggiungano 50-70 grammi di tintura alcolica di nacche d'alloro e si agiti a lungo. “In tal modo i principi terapeutici della pianta assorbiti dall’alcol, vengono incorporati nello sciroppo “ (pag. 206 del testo su citato). Le dosi da prendere sono, generalmente, di un cucchiaino prima dei tre pasti.
La mia personale esperienza con lo sciroppo di alloro è che, oltre ad avermi aiutato tanti anni fa a vincere forme di allergia, nei casi di tosse e raffreddamento esso è impareggiabile e buon conforto; a volte aggiungo una-due gocce di olio essenziale di timo, più una o due gocce di eucalipto, più una o due gocce di olio essenziale di pino mugo, in una bottiglia da 200cc. da agitare ogni volta prima di assumerlo.
PS:
Per chi cercasse un medico esperto di questo tipo di fitoterapia, specialmente per i bambini, segnalo: Maurizio Sberna, medico chirurgo, specializzato in pediatria, fitoterapia. Allievo di Padre Baroni, mette in pratica i risultati delle sue ricerche nell’ambito della fitoterapia e della radiestesia. Lavora all’ospedale di Viterbo
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12 commenti:

himma ha detto...

Per Mila :

Ciao Mila, benvenuta !:-)

Himma

Unknown ha detto...

Bellissimo blog! Complimenti!

himma ha detto...

Per Alberto :

Benvenuto Alberto ! : -)
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Per Iulia lampone:

Ciao Iulia, benvenuta !

himma

Anonimo ha detto...

vorrei acquistare olio di bacche di alloro per produrre sapone di Aleppo qualcuno mi sa dire dove posso cercare grazie

giuseppe ha detto...

Confermo il beneficio delle bacche immerse nell'olio di oliva per circa un mese e massaggiando poi la parte dolorante (ginocchi)

himma ha detto...

Ciao Giuseppe,
e vai !!!!
fa proprio bene, come hai sperimentato anche tu.
:-)
saluti

Maria Cleofe ha detto...

Vorrei sapere se sono in parte tossiche. Tempo fa lo lessi da qualche parte.

himma ha detto...

nelle dosi consigliate e se non si é allergici alla sostanza non sono tossiche. Comunque é meglio fare sempre ricerche più approfondite, ed esperienze pratiche... non solo sulle bacche d'alloro ma su tutto.

Unknown ha detto...

Le ho trovate ora a gennaio
posso raccoglierle? O in qualche modo invecchiano? In cucina si possono utilizzare?

himma ha detto...

raccolte a gennaio si possono usare in cucina, niente altro.
ciao paola

le idee di Momo' ha detto...

Ma si pestano con tutto l’osso?

Unknown ha detto...

Anche io ho preparato un liquore con le bacche di alloro e lo trovo speciale.

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