mercoledì 29 giugno 2011
 

Il Noce (dal latino nux-nocem), é albero dalle molte virtù che ha un legame molto forte con le divinità femminili, nonostante il suo nome scientifico moderno sia Juglans regia (Juglans, probabile contrazione di Iovis glans, ossia ghianda, noce di Giove). La mitologia, in genere, è materia che vorrebbe spiegare i misteri del mondo, esprimere la rappresentazione che una società fa di se stessa e della sua collocazione nell’universo; per me sono resoconti di storie profonde che spesso dimostrano la superficiale sostituzione patriarcale di un Dio al culto primevo di una antichissima Dea. ( …un giorno tornerò a parlare meglio di questo, intanto avverto il lettore che il titolo di questo post vuole essere, per il momento, solo scherzoso).

Ricercando da Kar-Ker (la dea Caria dell’Asia Minore che ha ispirato alla Grecia pre ellenica le danzatrici Cariatidi e magari è origine dell’attuale nome con cui i greci chiamano le noci “karion”),
a Proserpina o Kore (figlia di Cerere e Giove, rapita da Ade-Plutone),
a Demetra-Diana-Janus/Janua fino alla streghe Janare,
si trovano intrecciati tutti gli usi e le credenze circa i riti più diffusi fra i popoli d’Occidente. 


Fatto sta, che tutto nel creato è duale e ogni pianta possiede miti e proprietà sia maschili sia femminili, sia benefiche sia malefiche, dipende da come le usiamo e da quanto conosciamo piante, anatomie e fabbisogni del corpo umano e animale.
Del noce si usano: le foglie, il mallo e il frutto, la noce appunto.


Le foglie secche e poi decotte, sono utili per chi soffre di dispepsia (turbe digestive), iperglicemia-diabete (alto tasso di glucosio nel sangue), diarree, tendenze alle emorragie, colite ulcerosa, leucorree (perdite bianche vaginali), difficoltà a cicatrizzare piaghe e ferite, intossicazioni, magrezza, linfatismo (debolezza costituzionale e tendenza alle malattie infettive), eczemi, parassiti intestinali, emorroidi; usato per fare dei gargarismi allevia le infiammazioni dell’apparato orale. (Consultarsi con un bravo erborista o fitoerapeuta per le dosi) USO ESTERNO : il cataplasma di foglie applicato sulla parte malata si dimostra efficace nelle ulcere e il decotto delle foglie essiccate può venire usato per lavature di tutte le mucose, per lavande disinfettanti vaginali e pennellature sfiammantii per le afte delle tonsille. Il noce è utile anche in veterinaria: le foglie applicate con cataplasma sulle mammelle degli animali ne riducono ed arrestano la produzione di latte.


La corteccia dei rami giovani è astringente e vermifuga


Frutti : Le noci sono ricche di utili elementi oleosi, proteiche per l’alimentazione, purché in piccole dosi giornaliere. L'olio ottenuto dai semi è uno dei migliori emollienti cosmetici, con marcate proprietà di permeazione della pelle
Il mallo, molto ricco di tannini e vitamina C è astringente e antilinfatico



Il mallo, che avvolge la noce quando è fresca, ha proprietà antisettiche e cheratizzanti e viene usato nelle affezioni della pelle. Per le sue proprietà di tingere di bruno, viene adoperato nei prodotti abbronzanti e per dare la tonalità castana ai capelli. A tale scopo si prepara un decotto con una ventina di malli di noce freschi per un litro o poco più di acqua, quando è freddo si aggiunge circa 200, 250 grammi di alcool a 70°, si aspettano 24 ore agitando ogni tanto, quindi si filtra bene schiacciando i malli cotti , si imbottiglia e si passa tra i capelli, generalmente dopo lo shampoo.


Come ogni anno dal Solstizio d’Estate fino al 30 di Giugno si prepara il liquore Nocino, lo si fa in tanti modi, vedi ad esempio http://it.wikipedia.org/wiki/Nocino
Questo macerato alcolico, da bere in piccole dosi, possibilmente sciolto in acqua tiepida, fa bene in caso di digestione difficile, come tonico e contro i disturbi del fegato.


Io lo preparo così :


IL “ LIQUORE” NOCINO


INGREDIENTI :
Lt. 1 grappa a 50°
Da 19 a 22 Noci Verdi, colte intorno a mezzogiorno
E messe in opera subito.
Grammi 2 o 3 di cannella
Da 6 a 9 chiodi di garofano
La scorza di un limone non trattato


Dopo 40 giorni di esposizione a Luna/Sole, agitando il barattolo possibilmente una volta a giorno, aggiungo 300 gr. di miele d’Acacia. Lascio macerare ancora 10 giorni e filtro. Imbottiglio in vetro scuro e lo lascio riposare fino a Natale. per l’uso consiglio 10, 20 gocce in un poco di acqua in caso di bisogno.


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Himma


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