mercoledì 3 febbraio 2010
Nella nostre Terre cosi generose di vini di alta qualità, sta quasi scomparendo la tradizione dei vini medicinali. Questi vini, molto utilizzati nell’antichità anche per gravi malattie, sono facili da preparare e gestibili a livello familiare, soprattutto per alleviare una piccola indigestione, un po’ di raffreddore o anche semplicemente per il bisogno di una bevanda corroborante. Equilibrar corpo e spirito, incomincia da tante piccole cose… Tutti conoscono da sempre le virtù oltre ai piaceri del vino, sempreché sia assunto nella giusta misura (…che è diversa per ogni "fisico", senza mai superare, per un adulto, i 3 bicchieri al giorno. Per alcune persone, invece, essi non sono per niente suggeriti, poiché intolleranti ai vini, ma il rimedio, come vedremo in seguito, in Natura esiste sempre. Si consiglia di chiedere un consiglio al proprio medico curante per l’assunzione, altrimenti i vantaggi si trasformeranno in problemi per la salute). Nei ricettari e nella pratica tradizionali, il vino ha la funzione di estrarre le sostanze attive delle piante e di conservarle e diluirle per una corretta assunzione. Quello che ci occorre per fare questi preparati è del buon vino rosso o bianco a gradazione di almeno 12° o più, della grappa o acquavite e delle buone erbe medicinali essiccate. Se non riuscite a raccoglierle voi, le potete sempre richiedere ad una erboristeria di fiducia. Ecco alcune ricette facili da preparare che vi daranno molti risultati salutari e gradevoli, oltre alla gratificazione di poter dire “l’ho fatto con le mie mani”…. Cercate sempre di usare, per quanto è attualmente possibile, vini, alcool, spezie ed erbe di sicura qualità biologica.
VIN BRULE’: ottimo febbrifugo, antinfluenzale, anticatarrale, contro la tosse. Far bollire in mezzo litro di buon vino rosso 4 foglie d’alloro, scorze di arancio amaro, un pizzico di cannella, 5 chiodi di garofano, scorze di limone, 2 cucchiai di miele. Filtrare e bere caldo.
VINO di MELISSA E FIORI D’ARANCIO: queste piante hanno azione calmante, antispasmodica, sedativa e antiansia. Far macerare per 15 -21giorni, gr. 30 di melissa foglie e gr. 30 di fiori d’arancio in un litro di vino rosso. Filtrare e berne 2-3 bicchierini al giorno (di cui 1 sempre prima di dormire)
VINO di ASSENZIO (Artemisia absinthium: http://it.wikipedia.org/wiki/Artemisia_absinthium L’assenzio è una pianta molto ricca di proprietà medicinali; il vino d’assenzio, infatti, è insieme tonico, febbrifugo, vermifugo, aromatico e stimolante. Prendere 20 gr. di foglie e sommità fiorite tenendole a bagno in 50 cc di acquavite per 2 giorni (appena coperte). Dopo 2 giorni aggiungere 1 litro di vino bianco e lasciare macerare per altri 8 giorni. Al decimo giorno filtrare e prenderne due cucchiai, prima dei pasti, per una settimana.
VINO DI ENULA (Campana o helenium):http://it.wikipedia.org/wiki/Inula_helenium
La radice di questa pianta ha proprietà toniche, bechiche ed espettoranti. Il suo impiego è ottimo nei casi di tossi, catarri bronchiali e tracheiti. Per avere un vino tonico e bechico far macerare per una ventina di giorni 60-80 gr. di radice sminuzzata e del miele in 1 litro di buon vino bianco o rosso; filtrare e berne da 1 a due bicchierini al giorno leggermente ‘stiepiditi’, magari ponendo prima il bicchierino a scaldare con acqua calda.
VINO di GENZIANA: http://it.wikipedia.org/wiki/Gentiana
Si utilizzano le sole radici della pianta per le loro notevolissime proprietà febbrifughe, toniche, amare e aperitive . Si può ottenere facilmente un vino stomachico e febbrifugo facendo macerare per 10 giorni 30-40 gr. di radice sminuzzata in 1 litro di vino bianco, da prendere in un dosaggio di 2-4 bicchierini da liquore al giorno, sia come aperitivo che come digestivo.
VINO DI GINEPRO: http://it.wikipedia.org/wiki/Juniperus_communis Le bacche ed il fusto di questa pianta hanno buone proprietà toniche, stomachiche, sudorifiche e, soprattutto, diuretiche. Il vino viene usato com’eccellente stimolante delle funzioni dei reni. Far macerare per 1 mese 20-50 gr. di bacche in 1 litro di vino bianco ed assumerne 2-3 bicchierini al giorno.

Per “bicchierini” io faccio riferimento a quelli presenti nelle credenze delle nonne, usati generalmente per il Rosolio, che erano piccoli e graziosi, per il vin brule’ magari, un poco più grandi. Sorseggiare e gustare lentamente questi vini, aiuta anche ad assorbirne al meglio i principi benefici.

1 commenti:

Carlo ha detto...

molto buoni questi tuoi "consigli" :)

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