domenica 21 febbraio 2010
Una volta, i fasci di erbe seccate appese alle travi, usate per insaporire i cibi, per profumare la biancheria e i capi d'abbigliamento, per scopi medicinali, erano usate anche per trasmettere la conoscenza dell'uso delle piante ai più giovani, soprattutto nelle sale dei monasteri medievali, dove erano insegnate ai novizi. “Il principio alla base della creazione di un Hortus siccus ossia l’erbario secco, è la convinzione che nessuna rappresentazione riflette adeguatamente e completamente tutti gli aspetti della realtà; pertanto i nomi delle piante devono essere ancorati non già ad un disegno, ad una fotografia, ad un'immagine digitale, ma ad una vera pianta”. L’erbario secco fu importantissima invenzione antica, utile ancora oggi per catalogare le specie negli Orti Botanici nazionali e mondiali. Per le nostre esigenze di studio attuali, secondo me abbiamo le foto, internet e passeggiate con esperti che ci aiuteranno nel loro riconoscimento. Ho sempre trovato però molto utile per i bambini e i ragazzi la costruzione di un erbario a cui appassionasi, guidati da adulti preparati .

Gli strumenti per la raccolta di campioni d'erbario sono: la pressa portatile, la carta assorbente, i fogli di giornale, le cesoie e una lama per tagliare nettamente i rami più spessi.
Le piante che vogliamo studiare, le riconosciamo con l’aiuto di un esperto, le raccogliamo direttamente dal campo, avendo cura di scegliere per il prelievo esemplari possibilmente completi di tutti gli organi vegetali - radici, fusto, foglie, fiori, se possibile anche frutti e semi; nel caso di esemplari a portamento cespuglioso o arboreo, si preferisce recidere un rametto anch'esso completo - vengono disseccate dopo essere state classificate, sottoponendole ciascuna a una forte pressione, tra due fogli di carta assorbente (va bene anche un cartoncino poroso a contatto con la pianta e fogli di giornale per assorbire umidità, su cui si appoggeranno dei libri pesanti) e lasciandole quindi seccare per qualche ora, per ripetere poi più volte la stessa operazione con nuovi fogli.
Successivamente, gli esemplari sono attaccati singolarmente - talvolta, se le dimensioni lo consentono, anche due o tre, purché della stessa specie e raccolti nella stessa data e località - su fogli di carta resistente, di solito mediante spille e striscioline di carta gommata (una volta venivano incollati completamente sulla carta), cercando di fissarli in modo che presentino gli organi più significativi e meglio conservati rivolti verso l'occhio dell'osservatore. Ogni foglio deve avere un'etichetta dove sono riportati: luogo e data della raccolta (possibilmente anche stazione, natura del terreno, altezza sul livello del mare ed altri dati ecologici - nome del raccoglitore e del determinatore esperto). Si raccomanda di farlo solo se si vede che di quella pianta ce ne sono molte altre in loco, proprio per non disturbare la propagazione della specie.
Per gli appassionati, ecco alcuni degli Orti e Giardini Botanici visitabili in Italia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_degli_orti_botanici_in_Italia
Il video "Cacciatori di piante" sulla storia e pratica degli Orti Botanici, descrive, fra l'altro,
la costruzione pratica di un erbario...

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